L'occhio del falegname
Bruno Ferrero
C'era una volta, tanto tempo fa, in un piccolo villaggio, la bottega di un
falegname. Un giorno, durante l'assenza del padrone, tutti i suoi arnesi
del lavoro tennero un gran consiglio. La seduta fu lunga e animata,
talvolta anche veemente. Si trattava di escludere dalla onorata comunità
degli utensili un certo numero di membri. Uno prese la parola: "Dobbiamo
espellere nostra sorella Sega, perché morde e fa scricchiolare i denti. Ha
il carattere più mordace della terra". Un altro intervenne: "Non possiamo
tenere fra noi nostra sorella Pialla: ha un carattere tagliente e
pignolo, da spelacchiare tutto quello che tocca". "Fratel Martello -
protestò un altro - ha un caratteraccio pesante e violento. Lo definirei
un picchiatore. È urtante il suo modo di ribattere continuamente e dà sui
nervi a tutti. Escludiamolo!". "E i Chiodi? Si può vivere con gente così
pungente? Che se ne vadano! E anche Lima e Raspa. A vivere con loro è un
attrito continuo. E cacciamo anche Cartavetro, la cui unica ragion d'
essere sembra quella di graffiare il prossimo!". Così discutevano, sempre
più animosamente, gli attrezzi del falegname. Parlavano tutti insieme. Il
martello voleva espellere la lima e la pialla, questi volevano a loro
volta l'espulsione di chiodi e martello, e così via. Alla fine della
seduta tutti avevano espulso tutti. La riunione fu bruscamente interrotta
dall'arrivo del falegname. Tutti gli utensili tacquero quando lo videro
avvicinarsi al bancone di lavoro. L'uomo prese un asse e lo segò con la
Sega mordace. Lo piallò con la Pialla che spela tutto quello che tocca.
Sorella Ascia che ferisce crudelmente, sorella Raspa dalla lingua scabra,
sorella Cartavetro che raschia e graffia, entrarono in azione subito dopo.
Il falegname prese poi i fratelli Chiodi dal carattere pungente e il
Martello che picchia e batte. Si servì di tutti i suoi attrezzi di brutto
carattere per fabbricare una culla. Una bellissima culla per accogliere un
bambino che stava per nascere. Per accogliere la vita.
Dio ci guarda con l'occhio del falegname.